Sono nonna!

Ebbene sì, ho un nipote. Bellissimo, sanissimo, intelligentissimo (e come potrebbe non esserlo? 🙂 ) Lo vedete qui sopra, conciato per le feste, col suo papà, ovvero mio figlio, quel tizio che, forse qualcuno si ricorderà, dopo gli studi in Inghilterra si è stabilito negli Stati Uniti, prima nella costa Est e adesso in quella Ovest, a San Francisco. Dove appunto il piccino è nato.

Questo è il fatto di gran lunga più importante che mi è successo nell’anno appena finito (a proposito: auguro un 2023 pacifico e sereno a tutti quelli che passano di qua). Sarà banale, ma è proprio vero che la presenza della ‘briciola’ è una vigorosa iniezione di coraggio e di gioia. Sapere che un po’ dei tuoi geni sono presenti in una nuova persona, uno che (sperabilmente) vivrà nel futuro remoto, è qualcosa che ti dà la carica, forse ancora di più di quando ti nasce un figlio, probabilmente perché senti con maggior pressione che il tuo, di futuro, non è tanto più che prossimo.

Lui invece ci sarà, – spero -, forse navigherà questo secolo che a me sembra appena iniziato, vedrà cose che non immagino. Ci saranno robot ovunque, per le strade, nelle case, oltre che nelle fabbriche. Chissà che studi e che lavori faranno, lui e i suoi coetanei. Chissà che interessi avrà, che amori lo prenderanno. Chissà se amerà i libri (di carta), la Natura, l’esplorazione, l’avventura, come li amano i suoi genitori. Già da adesso, coi suoi quattro mesi scarsi di vita, ci regala già qualche piccola anticipazione sulla sua eccezionale vigoria fisica e sulla sua insaziabile curiosità. E sulla sua irrefrenabile voglia di vivere, di stare in compagnia, di partecipare, di comunicare. Tutto un mondo per lui. Buon anno, buoni anni a venire, piccolo.